Molla i pesi: il tempo che ti dedichi è la cura che meriti

Ci sono giorni in cui sembra davvero che il tempo non basti mai. Corriamo da una parte all’altra, incastriamo mille cose, sistemiamo, organizziamo… siamo sempre disponibili, sempre pronte, per tutti. E quasi senza accorgercene, finiamo per metterci all’ultimo posto.

In fondo alla lista. Pensiamo che sia normale. Ci raccontiamo che va bene così, che c’è tempo, che prima o poi ci dedicheremo uno spazio.
Solo che quel “prima o poi”… spesso non arriva mai.

Nel frattempo passano i giorni, cambiano le stagioni, scorrono occasioni che non torneranno.

Ultimamente sto riflettendo molto su tutto questo.
Forse perché quest’anno mi sta attraversando con una dolcezza profonda. Forse perché ho cominciato a condividere, passo dopo passo, il mio percorso di trasformazione. O forse perché le persone che incontro mi ricordano ogni giorno che la vera cura comincia quando ci concediamo il lusso – sì, il lusso! – di guardarci con occhi nuovi. Con occhi gentili.

Una cena semplice. Eppure…

Il mese scorso sono riuscita a fare una cosa che sembrava banale, ma che per me è stata preziosa: andare a cena con un’amica del cuore.
Una cena qualunque, niente di straordinario… eppure, in qualche modo, lo è stata. Riuscire a trovare un giorno che andasse bene per entrambe è stato quasi un miracolo. Eppure ceniamo ogni giorno, no? Ma farlo con chi ci fa stare bene diventa una missione impossibile.

Quella sera, invece, è diventata un piccolo evento. Dal mattino sentivo addosso una specie di attesa felice.
Mi sono presa il tempo di scegliere cosa indossare, ho messo un filo di rossetto, ho respirato piano.
Quando stavo per uscire, mio marito mi ha guardata e mi ha detto:
“Quanto sei bella.”

E io, lo ammetto, mi sono sciolta.
Perché non era il rossetto. Era quella luce interiore che si accende quando fai qualcosa che ti fa bene. Quando ti permetti, finalmente, di esserci.

Come quando scegli di ascoltarti

In quell’uscita c’erano piacere, gratitudine, leggerezza. E mentre guidavo verso il ristorante, continuavo a pensare: “Dovrei farlo più spesso.”

È lo stesso che accade quando scegli di prenderti del tempo per ascoltarti. Una camminata in silenzio. Un massaggio. Una seduta di riflessologia.
Un’ora – anche solo un’ora – in cui smetti di dare, e ti concedi di ricevere. Abbracciare la naturopatia, per me, è proprio questo.
È come uscire con una cara amica: ti senti al sicuro, accolta, ascoltata.
Soprattutto, ti senti presente.

“Non ho tempo”: quante volte lo dici anche tu?

Lo dico anch’io. “Non ho tempo.” Ma, con sincerità, so che non è sempre vero. A volte è solo che non riusciamo a mollare il controllo.

Temiamo che se non facciamo tutto noi, qualcosa crollerà. Oppure pensiamo che nessuno lo farà “come lo faremmo noi”.
E in fondo, abbiamo anche un po’ paura di fermarci. Perché, quando ci fermiamo, rischiamo di sentire quel vuoto che ci spaventa.

Eppure… se cominciamo a chiedere aiuto, a dire qualche “no”, a delegare un po’… può succedere qualcosa di bellissimo: quel tempo che liberiamo può diventare tempo per noi. Tempo per respirare, per sentire cosa ci sta succedendo dentro.
Per ricordarci chi siamo davvero.

La revisione… di noi stesse

A volte penso che trattiamo meglio la nostra casa che il nostro corpo. Facciamo le pulizie, spostiamo i mobili, compriamo arredi, quadri, oggetti, tende…

E noi? Noi, che ogni giorno ci carichiamo di pensieri, responsabilità, stanchezze...Quando è che ci fermiamo per aggiornarci? Per ricaricarci?
Quando ci prendiamo il tempo di controllare come stiamo?

Il tempo per noi non è un capriccio.
È necessità.
È prevenzione.
È amore.

Un rituale per mollare i pesi – con i piedi per terra

Ti propongo qualcosa di semplice. Di concreto. Un modo per dire al tuo corpo: “Ci sono. Mi prendo cura di te.”

IL PEDILUVIO CHE SCIOGLIE

Prendi una bacinella, riempila con acqua calda (non bollente) e aggiungi:

  • una manciata di sale grosso naturale

  • qualche goccia di olio essenziale (lavanda o arancio dolce vanno benissimo)

  • se vuoi, anche qualche foglia di salvia o rosmarino

  • una pietra liscia, se ti fa sentire più centrata (sodalite, quarzo rosa…)

Immergi i piedi e resta lì 10-15 minuti. In silenzio. O con una musica che ti calma.
Respira.
Immagina che i pensieri si sciolgano, un po’ alla volta, come il sale nell’acqua.

Poi asciuga i piedi con cura. E passa alla seconda parte…

PICCOLO AUTOTRATTAMENTO RIFLESSOLOGICO (5 minuti)

Prendi un olio naturale o una crema che usi abitualmente (mandorle, jojoba, oliva…). Poi:

  • Massaggia la pianta del piede con movimenti circolari, dal tallone verso le dita.

  • Soffermati al centro del piede, dove si riflette il plesso solare. Premi delicatamente e respira.

  • Scorri con il pollice lungo l’arco plantare, dall’alto verso il basso: lì c’è la tua colonna vertebrale.

  • Infine, accarezza ogni dito. Uno a uno. Con gratitudine.

Non avere fretta. Fallo come se fosse un modo per dirti: “Ti vedo. Ti ascolto. Sono con te.”

La cura comincia da te

Se senti che vuoi andare più in profondità, io sono qui. Ma anche questo piccolo gesto può bastare. Può essere un inizio.

Perché la verità è che sei tu la tua cura. E quando lo realizzi, davvero, tutto cambia. Le giornate si alleggeriscono. Le lamentele diventano consapevolezze. E quella luce… sì, quella luce che senti tornare dentro…non viene da fuori. Viene da te.
Quando finalmente ti concedi di essere abbastanza.

Che agosto possa portarti pause vere, silenzi che nutrono, e la libertà di lasciare andare ciò che pesa.

Ti abbraccio forte,

Gloria – la naturopata gentile

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